domenica 18 marzo 2012

1° ToDO_SCELTA AREA

Scelta degli Urban Voids:
1° area 20
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3° area 26





Anziano di Villa Certosa (ex geometra del comune di Roma):
Io sono nato in questa zona che, insieme al Quadraro sono quelle più vecchie. Entrambe, infatti, hanno subito rastrellamenti dei nazisti. Sono quartieri nati in maniera spontanea per sopperire al bisogno di abitazioni per le famiglie che emigravano all'inizio del secolo da Sardegna, Sicilia, Marche e Abruzzo perché i veneti andavano nella pianura pontina.  
Le case nascevano da lottizzazioni che davano vita a micro lotti sui quali costruite baracche fatiscenti poi sistemate con tufo e pozzolana reperita con la "barozzetta" nelle gallerie sotterranee (che noi avevamo utilizzato prima come rifugio antiaereo durante la guerra). La nascita non pianificata dell'area ha fatto si che queste non avessero le fogne fino a 5 anni fa quando è intervenuto finalmente il comune. Fino ad allora le case utilizzavano come fogne le vecchie cave, creando  dissesti nelle costruzioni, aggravati dalle vibrazioni dell'adiacente ferrovia Roma-Napoli. Proprio per questo motivo chi ha potuto se ne è andato a malincuore dalla sua casa natale, pur senza allontanarsi. Ora le case sono abitate dagli extra comunitari di diverse nazionalità.  Nonostante la forte presenza di questi stranieri non riusciamo a integrarci, ma comunque non danno fastidio. Quelli che mi piacciono di più sono i cinesi perchè hanno la loro mafia che da una parte li schiavizza e dall'altra li protegge.
Rappresentante del "ORTO -INsorto":
Questo progetto nasce dalla volontà di una associazione spontanea di circa 60-70 persone che per protesta hanno occupato l'area di via degli angeli 140.Abbiamo deciso di prenderci questo spazio, da anni abbandonato e di proprietà dell'INPS, per adibirlo ad orto, spazio per i bambini e più in generale per tutti gli abitanti del quartiere. Ovviamente i prodotti che da un anno a questa parte riusciamo a produrre sono in libera condivisione o utilizzati per le feste che saltuariamente organizziamo. L'associazione "Nidi di vespe"(in ricordo del rastrellamento tedesco del 1944) non ha fini di lucro e si propone di utilizzare questo spazio come luogo di incontro per l'intera comunità.  Del resto viviamo in una estrema carenza di verde, considerando che l'unico parco nelle vicinanze è il "Giardino dei Ciliegi" a Via Filippo Re (in realtà di piccole dimensioni e compreso tra ferrovia e strada di scorrimento).
Presidente Centro  Anziani "Teresa Frassinelli":
Il centro sociale è piccolo, soprattutto considerando i 1800 iscritti. Non abbiamo spazi all'aperto ed anche quelli al chiuso non ci permettono di svolgere molte attività. Per esempio il corso di ballo che abbiamo attivato si svolge in una saletta che può ospitare al massimo 4 coppie, e che si deve alternare con il corso di Canto  Corale.Per il resto lo spazio ci permette di svolgere solo partite di carte.
Nelle sale del piano terra ospitiamo la mostra fotografica "I cento scatti" di Roberto Ciavoni che racconta il quartiere e i suoi abitanti dal dopoguerra agli anni 70: demolizioni delle baracche degli archi dell'acquedotto,  lotte sindacali degli anni 70 e tutti quei momenti di vita quotidiana che tanto hanno affascinato Pier Paolo Pasolini. 
Anziana abitante della zona:
Il quartiere è vecchio e da rimodernare, mancano centri di ritrovo ad eccezione del Centro Anziani che però è molto piccolo (considerando il numero di iscritti) e privo di spazi all'aperto.
Io ho dei nipotini, con la bella stagione posso portarli al parco "Giordano Sangalli" ma d'inverno o con il brutto tempo i bambini non hanno altri spazi.

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