domenica 22 aprile 2012

5° ToDO (2/4)_ RURAL STUDIO


Rural Studio

"Le comunità meno agiate hanno diritto ad una buona architettura?  Decisamente si!"
Sembra questo l'input che, accanto alla volontà di rendere il mondo un posto migliore,  ha dato origine a Rural Studio. Nel 1993 Samuel Mockbee, architetto, artista e docente universitario della Auburn University (Alabama), fonda questo programma educativo  che invita studenti di architettura a progettare e costruire opere suggestive, funzionali, ma soprattutto responsabili.  
Il modello design and build si basa sul mettere in pratica l'attività progettuale a favore di singoli o comunità più bisognose che vengono coinvolte nella progettazione. Ogni anno studenti e tesisti, sotto la supervisione dei responsabili, realizzano  alcune opere che spaziano dall'ambito residenziale  al  pubblico, ma sempre dirette agli abitanti poveri delle aree rurali.  Il tutto conseguito praticamente a costo zero. Infatti, la manodopera  è fornita a titolo gratuito da universitari e detenuti e la materia prima è materiale di scarto delle vicine industrie (finestrini e targhe automobilistiche, feltro,copertoni, cartoni, balle di fieno, ecc.) . Risultato: case e strutture assolutamente necessarie, ma anche esperienza seminale per gli studenti che hanno partecipato e per tutti coloro che ne sono stati  ispirati:
La missione di realizzare un'architettura che nutre lo spirito e migliora la vita di tutti coloro che lo sperimentano si è realizzata. -mappa interattiva progetti-
Negli ultimi dieci anni l'atelier ha cercato di affrontare la pressante necessità di alloggi dignitosi a prezzi accessibili, indirizzandosi  verso la realizzazione di modelli abitativi dal costo di $ 20.000 ($ 12.000 materiali e $ 8.000 manodopera) la $20k house.

Dopo la morte del fondatore, il programma si è mosso secondo il motto che gli ha lasciato in eredità "Proceed and be bold!" "Procedete e siate coraggiosi!", dando degli esiti talmente tanto fruttuosi da trasformarli in una piccola leggenda americana. Non a caso sono stati protagonisti di una mostra  al MoMa  e di un lungometraggio (interessante l'intervista di Peter Eiseman, che in posizione completamente opposta sostiene: "l'architettura non trasforma il mondo in un posto migliore. L'architettura  è qualcosa che sfida le persone,  ciò che vogliono, la loro idea di comfort, sfida la loro prospettiva nel modo di vivere" ).
L'architettura  più conosciuta dell'atelier è la Mason's Bend House -Glass Chapel o Community Center, un piccolo spazio al centro del paese in prossimità della fermata d'autobus.


L'opera realizzata nel 2000 affronta i temi cari a tutta la loro produzione, ponendo  l'attenzione su:
- gli spazi dove interagiscono architettura e persone (spazi collettivi, portico domestico)
- rapporto tra interno ed esterno  
- la copertura come simbolo di protezione e quindi valore primordiale dell'architettura



Le pareti della struttura sono fatte principalmente di  terra essiccata con un mix  contenente argilla locale, cemento, e una piccola quantità di acqua. Le pareti sono protette da una copertina metallica con gocciolatoio che essendo arrugginita si mimetizza con il colore della terra. Il tetto è una combinazione di lamiere e finestrini di automobili recuperati da un centro demolizioni. Sia le lastre metalliche che il vetro sono imbullonati ad un telaio leggero a sua volta agganciato alla struttura portante in legno. Lo spazio, come si capisce dal nome, è meditativo ma anche luogo informale d'incontro per la comunità. Il progetto si configura come una architettura frutto di una sintesi tra materiali naturali e scarti industriali. Gli oggetti portati in un contesto diverso raggiungono un maggiore valore estetico (vedi le squame di vetro) che rimanda all'arte della combine-painting di Rauschenberg.  Nonostante il riconosciuto valore architettonico oggi l'opera versa in stato di degrado, ma per fortuna è solo una delle poche di tutto il loro lavoro. 

 












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